Digital Security Festival: a Udine l’onorevole Walter Rizzetto ha annunciato l’approvazione della sua proposta di legge che dal prossimo anno introduce l’insegnamento sulla sicurezza sul lavoro nelle scuole di ogni ordine e grado.
«Mi fa piacere annunciare in questa occasione che è stata approvata la mia proposta di legge per l’introduzione, dal prossimo anno scolastico, di lezioni curriculari dedicate alla sicurezza sul lavoro nelle scuole di ogni ordine e grado». Lo ha detto ieri mattina a Udine l’onorevole Walter Rizzetto, presidente della Commissione sul Lavoro Pubblico e Privato, durante la giornata inaugurale del Digital Security Festival davanti a quasi 600 studenti delle scuole del Friuli Venezia Giulia.
L’evento inaugurale, continuato nel pomeriggio presso la sede di Confindustria Udine, ha visto la presenza attenta e partecipe di centinaia di studenti, imprenditori e comuni cittadini, sempre più interessati a orientarsi nel complesso mondo della rivoluzione digitale, della cybersecurity e dell’intelligenza artificiale.
«Vedere così tante persone interessate alla cybersicurezza – hanno detto il presidente e il vicepresidente del DSF, Marco Cozzi e Gabriele Gobbo – è un segnale importante. Far parte del motore del rinnovamento e della consapevolezza digitale per noi è un grande onore. Oggi da Udine – hanno continuato – lanciamo il tavolo di lavoro per l’internazionalizzazione del Festival e per ampliare così il tour della consapevolezza digitale a tutte le regioni d’Italia e all’estero. Annunciamo, inoltre, che il Digital Security Festival si è costituito come Associazione di Promozione Sociale (APS), il che ci permetterà in futuro di operare sempre meglio nella diffusione della cultura digitale e della cybersicurezza».
Fra gli interventi della giornata, particolarmente significativo è stato quello del manager Federico Cussigh, responsabile della Digital Transformation del gruppo aerospaziale Pietro Rosa TBM, secondo il quale: «Nella trasformazione digitale delle aziende italiane sarà fondamentale riuscire a coniugare l’esperienza detenuta dalle generazioni nate analogiche, che hanno vissuto il passaggio al digitale del contesto lavorativo e sociale, con le competenze dei nativi digitali che stanno via via arrivando nelle aziende».
Nel panel con la Polizia di Stato, seguito con molto interesse dalla platea di studenti, si sono toccati i temi del cyberbullismo e delle truffe, sottolineando che anche comportamenti che all’apparenza sembrano semplici scherzi possono sfociare in conseguenze gravi per chi li fa e per chi li subisce.