La straordinaria Villa Valmarana ai Nani di Vicenza ha ospitato l’intervento di uno degli ospiti internazionali della sesta edizione: il filosofo Simon Vumbaca, The Contemplationist, che ha esplorato i cambiamenti che la tecnologia porta nelle aziende e nella società.
La sesta edizione del Digital Security Festival, una delle principali manifestazioni italiane sulla consapevolezza e la sicurezza digitale, ha fatto tappa nella splendida Villa Valmarana ai Nani di Vicenza. La villa, celebre per gli affreschi di Giambattista e Giandomenico Tiepolo, ha offerto una cornice unica per l’intervento di uno degli ospiti internazionali del DSF: Simon Vumbaca, noto come The Contemplationist, che ha affrontato il tema: «La potenza della cyber-presenza e la transizione verso società data-centriche».
Il passaggio dai modelli informativi alle società data-centriche
Nel suo intervento, Simon Vumbaca ha analizzato il cambiamento in corso nelle aziende, sempre più orientate verso un modello basato sui dati grezzi anziché sul contesto informativo. Questo cambiamento, ha spiegato, ha come obiettivo principale migliorare le prestazioni e la prevedibilità, ma presenta conseguenze profonde per la gestione aziendale e la vita delle persone.
«La tecnologia ci offre opportunità straordinarie, ma ci richiede di adattarci a una velocità senza precedenti,» ha affermato Vumbaca. «Le innovazioni diventano obsolete sempre più rapidamente, costringendoci a un continuo sforzo di adattamento che può portare a burnout, discriminazione basata sui dati, polarizzazione e persino quella che chiamo ‘schiavitù dei dati’, in cui le persone sono definite e limitate dalle informazioni che producono.»
Ha sottolineato inoltre come queste dinamiche influenzino anche la percezione del tempo, la salute mentale e l’identità personale, ponendo nuove sfide sia alle aziende sia agli individui.
La tecnologia e il rischio di decisioni automatizzate
Vumbaca ha messo in guardia contro il rischio che gli esseri umani diventino semplici esecutori di decisioni prese da algoritmi e sistemi automatizzati. Ha evidenziato la necessità di mantenere il giudizio personale come elemento centrale nei processi decisionali, sottolineando che l’adozione della tecnologia deve essere orientata da principi chiari e da un senso di scopo.
«Non possiamo permettere che la tecnologia ci renda passivi. Dobbiamo usarla in modo intenzionale, guidati dai nostri valori e da una visione più ampia del bene collettivo,» ha dichiarato.
La filosofia del Contemplationism: ritrovare il senso del silenzio e della riflessione
Come risposta a questi cambiamenti, Simon Vumbaca ha presentato la sua filosofia, il Contemplationism, che invita a fermarsi, riflettere e riallineare le proprie azioni con uno scopo più profondo. «In un mondo sovraccarico di stimoli, il silenzio e la riflessione non sono un lusso: sono strumenti essenziali per ritrovare equilibrio e orientamento,» ha affermato.
Il keynote di Vumbaca ha stimolato il pubblico a riflettere sul modo in cui la tecnologia influenza non solo il lavoro, ma anche la dimensione personale e sociale. L’intervento ha dimostrato come sia possibile adottare un approccio più consapevole e guidato da valori, anche in un contesto in rapida evoluzione come quello tecnologico.
Una tappa memorabile del Digital Security Festival
La tappa di Vicenza, inserita nel programma del Digital Security Festival 2024, ha rappresentato uno degli appuntamenti più significativi della manifestazione, che ha visto un totale di 10 eventi in presenza e 4 online in diverse città italiane.
Il festival, ideato per promuovere la consapevolezza sui temi della sicurezza digitale, si conferma un punto di riferimento per esperti e cittadini, e si prepara già alla settima edizione, che promette nuovi contenuti e riflessioni per affrontare le sfide di un mondo sempre più connesso.
Per ulteriori informazioni su Simon Vumbaca e sulla filosofia del Contemplationism, è possibile visitare il sito simonvumbaca.com.